mary wollstonecraft
Mary Wollstonecraft nacque a Londra il 27 aprile 1759. Il padre, nel corso dei suoi vari trasferimenti in giro per l’Inghilterra in cerca di fortuna, trascinò la famiglia nella povertà a causa dei suoi problemi di alcolismo e dei ripetuti fallimenti finanziari. La madre, tradizionale donna di casa, subiva la brutalità del marito a cui era sottomessa e da cui aveva avuto sette figli. L’adolescente Mary interveniva spesso in difesa della madre che aveva però una netta predilezione per il primo figlio maschio.
Autrice ribelle, filosofa e pioniera di idee femministe, Mary Wollstonecraft ebbe una vita avventurosa e lottò per rendersi indipendente con il proprio lavoro, studiando da autodidatta, costruendosi da sola un’istruzione solida attraverso la frequentazione di alcuni circoli intellettuali della società londinese e apprendendo i costumi della buona società. Alle donne, infatti, non era riservato lo stesso diritto di istruirsi riservato invece agli uomini. Buona parte dei primi testi di Mary Wollstonecraft riguardano l’educazione dei bambini, per lei di importanza fondamentale per lo sviluppo di un essere umano.
Mary Wollstonecraft è conosciuta soprattutto come fondatrice del femminismo liberale e per il suo libro A Vindication of the Rights of Woman (1792), la sua opera più importante e uno dei primi testi di filosofia femminista, nel quale sostiene che le donne, per natura, non sono inferiori agli uomini ma hanno la loro stessa capacità di ragionamento e meritano gli stessi diritti. Si tratta di una delle prime e più moderne rivendicazioni di diritti civili pubblicate in Inghilterra, insieme a A Vindication of the Rights of Men (1791), un dichiarato attacco ai privilegi nobiliari.
Scrisse due romanzi, Mary: A Fiction (1788) e Maria: or the Wrongs of Woman (1798), incompiuto e pubblicato postumo. In entrambi l’autrice critica il matrimonio come istituzione patriarcale, considerato come una prigionia per la donna. Infatti, entrambe le protagoniste riusciranno a raggiungere la propria realizzazione al di fuori del matrimonio. Scrisse inoltre numerose lettere e narrativa di viaggio.
Dopo alcune relazioni sentimentali, tra cui quella con il pittore Heinrich Füssli, sposò il filosofo William Godwin solo per far cessare i pettegolezzi dovuti alla sua gravidanza. Mary Wollstonecraft aveva già avuto un’altra figlia, Fanny, da una precedente relazione. Sia lei sia Godwin non credevano nell’istituzione del matrimonio, tanto che andarono a vivere in case separate per conservare la loro indipendenza. Il matrimonio fu comunque di breve durata perché Mary Wollstonecraft morì il 10 settembre 1797, undici giorni dopo aver dato alla luce la sua seconda figlia, la futura scrittrice Mary Shelley (celebre autrice di Frankenstein e moglie del poeta Percy B. Shelley), lasciando molti manoscritti incompiuti.
Per molto tempo, anche dopo la sua morte, la vita personale e anticonvenzionale di Mary Wollstonecraft ricevette più attenzione dei suoi testi. Nell’ultimo secolo, finalmente, le sue opere hanno iniziato ad essere studiate e riconosciute per la loro influenza come fonti importanti per l’uguaglianza delle donne e degli uomini come esseri umani con pari diritti.
Autrice ribelle, filosofa e pioniera di idee femministe, Mary Wollstonecraft ebbe una vita avventurosa e lottò per rendersi indipendente con il proprio lavoro, studiando da autodidatta, costruendosi da sola un’istruzione solida attraverso la frequentazione di alcuni circoli intellettuali della società londinese e apprendendo i costumi della buona società. Alle donne, infatti, non era riservato lo stesso diritto di istruirsi riservato invece agli uomini. Buona parte dei primi testi di Mary Wollstonecraft riguardano l’educazione dei bambini, per lei di importanza fondamentale per lo sviluppo di un essere umano.
Mary Wollstonecraft è conosciuta soprattutto come fondatrice del femminismo liberale e per il suo libro A Vindication of the Rights of Woman (1792), la sua opera più importante e uno dei primi testi di filosofia femminista, nel quale sostiene che le donne, per natura, non sono inferiori agli uomini ma hanno la loro stessa capacità di ragionamento e meritano gli stessi diritti. Si tratta di una delle prime e più moderne rivendicazioni di diritti civili pubblicate in Inghilterra, insieme a A Vindication of the Rights of Men (1791), un dichiarato attacco ai privilegi nobiliari.
Scrisse due romanzi, Mary: A Fiction (1788) e Maria: or the Wrongs of Woman (1798), incompiuto e pubblicato postumo. In entrambi l’autrice critica il matrimonio come istituzione patriarcale, considerato come una prigionia per la donna. Infatti, entrambe le protagoniste riusciranno a raggiungere la propria realizzazione al di fuori del matrimonio. Scrisse inoltre numerose lettere e narrativa di viaggio.
Dopo alcune relazioni sentimentali, tra cui quella con il pittore Heinrich Füssli, sposò il filosofo William Godwin solo per far cessare i pettegolezzi dovuti alla sua gravidanza. Mary Wollstonecraft aveva già avuto un’altra figlia, Fanny, da una precedente relazione. Sia lei sia Godwin non credevano nell’istituzione del matrimonio, tanto che andarono a vivere in case separate per conservare la loro indipendenza. Il matrimonio fu comunque di breve durata perché Mary Wollstonecraft morì il 10 settembre 1797, undici giorni dopo aver dato alla luce la sua seconda figlia, la futura scrittrice Mary Shelley (celebre autrice di Frankenstein e moglie del poeta Percy B. Shelley), lasciando molti manoscritti incompiuti.
Per molto tempo, anche dopo la sua morte, la vita personale e anticonvenzionale di Mary Wollstonecraft ricevette più attenzione dei suoi testi. Nell’ultimo secolo, finalmente, le sue opere hanno iniziato ad essere studiate e riconosciute per la loro influenza come fonti importanti per l’uguaglianza delle donne e degli uomini come esseri umani con pari diritti.